Questa amata città, che svetta
sull’amena valle, che ammicca,
là all’orizzonte, al mare di Mazara,
porto generoso e amico delle genti,
adesso, tiene in sospeso il respiro.
Sta pregando mentre infuria la lotta
contro un truce nemico silenzioso,
rimpicciolisce il cuore nell’attesa
che, un dì, il sole risplenda invitto
e rischiari i visi, le sonanti pietre.
Coraggio, coraggio, mia bella Salemi,
spera e non cedere allo sconforto,
Dio non abbandonerà le antiche vie,
dove un condottiero gridò il tuo nome,
simbolo di un’Italia che risorse unita.
Forza, destati, mia splendida Salemi !
Dopo la paura, la furia e la tempesta,
le verdi tue campagne si pasceranno
di altro vigore, cento campane a festa
canteranno alle contrade la vittoria.
Sotto l’immacolato manto di Maria,
credi, prega, Salemi, con voce unanime,
tutto viene, accade, finisce e si rinnova.
Ora, ti sorride il canuto Santo Patriarca,
che, tra mortella e agrumi, già siede nella Cena.
Gioacchino Di Bella
Salemi, zona rossa, 26 marzo 2020
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