Una lanterna accesa s’innalza, lieve,
nella taciturna sera, assai spaurita.
Fluttua nel liquido cielo di marzo,
tinto a piene mani nell’immensità
di un profondo, greve colore cobalto.
Vaga, sospesa, alla volta del Bene,
implorando pietà per l’intera genìa.
Alle finestre, si accendono le torce
sui telefoni a salutare occhi lontani,
irrorati di lacrime malinconiche,
ma sgranati sulle vie dei rioni
a scrutare la tregua che indugia.
C’è nuova fraternità da respirare
in quella che è l’ora più buia.
Verrà, verrà la salvezza di Dio
a dare luce alle anime degli uomini,
alle loro miserabili indegnità.
Altri lumini adornano i davanzali,
illuminano visi e cuori oranti,
mentre, ovunque, risuona Mameli
sul sardonico ghigno del Nulla.
Verrà, verrà la salvezza di Dio
a placare le paure degli uomini.
Gioacchino Di Bella
Salemi, 15 marzo 2020
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